Famiglie disastrate
Il tema delle famiglie disastrate o disgregate è quanto mai attuale in questo periodo storico. Le ragioni di un tale evento riguardano motivazioni disparate a detta della coppia in via di separazione. Tutto ciò risulta più problematico quando sono presenti bambini, figli della giovane coppia. I minori possono infatti essere oggetto di strumentalizzazione o, nei casi in cui questo non accada, divengono le vittime di scelte drastiche e completamente antitetiche alla loro idea di nucleo familiare unito. Il modo in cui un bambino vive il disagio emotivo nato dallo smembramento del nucleo familiare dipenderà dalle risorse e dalle capacità di adattamento acquisite. È ricorrente, soprattutto in giovanissima età, un periodo di vulnerabilità emotiva manifesta a livello comportamentale (chiusura in se stessi, impulsività, dipendenza fusionale ad una delle due figure genitoriali) e talvolta anche fisico (dimagrimento o aumento di peso). La psicologia si trova quindi ad affrontare una nuova tipologia di domanda, richiesta da un paziente che ora diviene per così dire “cliente”. Abbandonati i casi da manuale, in cui vi era una esplicita richiesta a seguito di un evidente disturbo psichico, ora il cliente/paziente si interfaccia al professionista con un’ambigua richiesta allo scopo di risolvere complicate e intricate dinamiche familiari nelle quali spesso agiscono conflitti personali irrisolti.
Pertanto aspetto comune e ricorrente in situazioni di famiglie disastrate riguarda la presenza di conflitti psicologici irrisolti pronti ad attivarsi e ad agire soprattutto durante incomprensioni di coppia. La convivenza, ancor di più se in presenza di figli, impone un rilevante grado di tolleranza e comprensione unitamente ad un riconoscimento di entrambi i ruoli genitoriali, soprattutto dal punto di vista educativo.